La provincia di Caserta negli ultimi anni ha visto quasi raddoppiare la presenza dei lavoratori di nazionalità Romena. Lavoratori facenti parte della comunità europea e per questo non considerati extraeuropei, ma che nei fatti vengono trattati alla stregua dei cittadini non comunitari. Edilizia, Agricoltura e servizio alle persone i settori maggiormente occupati con salari e diritti quasi sempre negati o ignorati.
La Fillea CGIL è da anni impegnata nell’azione di tutela dei diritti universali dei lavoratori. L’apertura delle frontiere e l’emanazione di normative comunitarie hanno visto sempre il sindaco delle costruzioni della CGIL impegnata in prima linea per tutelare uomini e donne, lavoratori e lavoratrici indipendentemente dal colore della pelle o dalla nazionalità di ognuno. Uguali diritti uguali tutele è solo uno degli slogan che la CGIL da tempo ha messo in campo. Tutelare il lavoratore, la lavoratrice in quanto tale e non secondo la nazionalità o il colore della pelle è la ragione che da sempre caratterizza la nostra azione sindacale
La Fillea CGIL di Caserta, unitamente alla Fillea CGIL Nazionale e Regionale, alla CGIL di Caserta, allo sportello sindacale INCA/FILLEA di Bucarest e all’Ufficio INCA e lo sportello migranti della Provincia di Caserta, hanno organizzato per il giorno 21 Novembre 2017 un incontro con la comunità dei lavoratori romeni presenti in provincia di Caserta occupati nel settore dell’edilizia.
L’incontro è finalizzato alla divulgazione di norme e diritti spettanti ai lavoratori romeni occupati in edilizia nella provincia di Caserta. Dei quasi 5.000 cittadini romeni residenti nella provincia di Caserta poco meno di 500 trovano posto tra i lavoratori regolarmente iscritti al sistema bilaterale del settore edile.
Paga giornaliera, elementi di paga differiti, previdenza pubblica e privata, contributi assistenziali e di settore sono norme contrattuali che difficilmente trovano applicazione nel riconoscimento dei diritti verso queste comunità. Molto spesso non lo sono nemmeno tra i lavoratori italiani. Imprenditori troppo scaltri e affini all’elusione alimentano un mercato del lavoro in edilizia drogato dalla non applicazione dei contratti di settore. Per questo abbiamo inteso, come ribadito nello slogan dell’iniziativa, che ogni lavoratore ha diritto al lavoro e alla giusta retribuzione così come ogni impresa ha l’obbligo di riconosce ad ogni lavoratore il giusto compenso per il lavoro svolto.
La FILLEA in tutta la sua articolazione e la CGIL con tutto sul sistema servizi vuole essere al fianco di queste comunità e di tutti i lavoratori indistintamente da razza, religione, colore e sesso affinché i diritti e la dignità che deriva dal lavoro possano trovare il giusto riconoscimento e una corretta applicazione